sabato 25 agosto 2012

CAPRIOLE

Berluska (che è maestro nelle capriole e nei dietrofront), ha fatto scuola. La sua amica Sabina Began (in arte "ape regina"), ha scatenato un putiferio. Prima la fanciulla ha insinuato di essere incinta, grazie all'impollinazione del suo amico Silvio ("...Sono andata solo con lui"), e poche ore dopo ha scritto al sito Dagospia spiegando di aver "perso questa notte il bambino".

... Anche Flavio Briatore, in quanto alle capriole, all'occorrenza è un maestro. Se la Began dice che Berluska è depresso (anzi: "depressissimo"), Flavietto nostro - che ha visto il piduista pochi giorni fa - afferma categorico che invece "è in forma e sta bene". Di più: "E' un uomo felice perchè circondato dalla propria famiglia, aveva i figli accanto, stanno tutti vicini".

Bisogna dire che questo delizioso quadretto è stato confermato anche dalla Daniela Santanché : "Berlusconi sta benissimo". Che è tutta da ridere, se si pensa che non sono passati tanti secoli da quando fu intercettata al telefono proprio con Briatore, mentre sparlavano su una presunta malattia di zio Silvio!

 
  

Dal mio vecchio post "QUI CROLLA TUTTO"
(di lunedì 13 giugno 2011)


Le intercettazioni delle telefonate tra Flavio Briatore e Daniela Santanché (pubblicate dal quotidiano “Repubblica”, e riproposte qui sotto), descrivono molto bene l’ipocrisia di chi sostiene Berlusconi anche quando è evidente che è finito, andato, trombato per sempre. In questi dialoghi si sente Briatore che spiega alla Danielona quel che gli ha raccontato Lele Mora. E lo si sente commentare in modo colorito il disastro di un uomo che si fa circondare da“troie”.

... E insomma, la situazione – dice Briatore alla Santanché – è che zio Silvio “è malato”. Perché continua ad organizzare le sue squallide festicciole (non più ad Arcore, si precisa, ma in altra location). E le ragazze gli si concedono e poi lo ricattano. Testuale: "Come e più di prima".


Santanchè: «Ma sei sicuro che lui (Berlusconi, con i bunga-bunga) ha ripreso?».
Briatore: «Al cento per cento».
-S: «Io sono senza parole … ma perché insiste (con il bunga-bunga)?».
-B: «É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo “due botte” cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate … Mora mi ha detto che “Tutto continua come se nulla fosse”».
- S: «Roba da pazzi!».
- B: «Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa… Tutto come prima, non è cambiato un cazzo. Stessi attori (…) stesso film, proiettato in un cinema diverso... Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry…».
- S: «Ma ti rendi conto? E che cosa si può fare?».
- B: «Siamo nelle mani di Dio qui, eh? Perché ieri sera, l’altra sera, ho saputo che c’era stata un’altra grande festa lì. (...). Lele è stato da me due ore, mi fa pena. Dice: “Fla, mi hanno messo in mezzo. E sono talmente nella merda che l’unico che mi può aiutare è lui (Berlusconi), sia con la televisione, sia con tutto. Faccio quello che mi dicono, faccio quello che mi chiedono…”».
- S: «Ma tu pensa!? E che cazzo dobbiamo fare!?».
- B: «Ha ragione Veronica, è malato. Perché uno normale non fa ‘ste robe qui. Adesso Lele, che gli continua a portare, a organizzare questo, è persino in imbarazzo lui! E dice: “Ma io che cazzo devo fare?”».
- S: «Va beh, ma allora qua crolla tutto».
- B: «Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c’è in Italia».
- S: «E con il clima che c’è, uno lo prende di qua, l’altro che scappa di lì».
- B: «Brava, il problema è che poi la gente comincia veramente a tirar le monete».
- S: «Stanno già tirando, e insultano pure!».

domenica 19 agosto 2012

LA DISGRAZIA CIELLINA

Fino ad un anno fa "Comunione & Liberazione" poteva vantare l'amicizia dei potenti e dei prepotenti (da Andreotti a Berlusconi, passando per Marchionne, Oscar Giannino, e kazzari vari).
Adesso i ruffiani ciellini tentano di rifarsi una verginità. Ma noi dobbiamo sempre tener presente da dove vengono questi ipocriti. Magari rileggendo (attraverso un mio vecchio post), cosa è successo durante il loro meeting del 2006.


                DAL POST "MEETING DA BARZELLETTA" (del 5 settembre 2006)


Adesso, in questo anno di grazia 2006, possiamo ben dirlo: quelli di "Comunione & Liberazione" se ne fregano delle preghiere e della "buona novella". A loro interessa solo la politica (di destra, of course!). E magari anche le  barzellette (perfino quelle odiose che racconta il Berluska con le "extension"). Possiamo finalmente fare un bilancio dell'ultimo meeting dei ciellini (la loro annuale ed autoreferenziale passerella). Magari sottolineando con sdegno chi erano gli invitati.
Intanto al tradizionale raduno erano presenti due primedonne: Renato Farina (che in questa 'occazione si è spacciato per amico di papa Wojtyla), e il religiosissimo Julio Andreotti (presente al meeting 21 volte su 27, il prescritto ha sfruttato l'occasione per ribadire la sua contrarietà ai Pacs: e ti pareva!).
Non potava mancare l'applauditissimo Berlusconi, che si è finto kattolicamente libertino (ha esibito la ricresciuta chioma, e si è mostrato pure di culo, ovviamente dopo aver raccontato la solita orribile barzelletta), poi il potentissimo Formigoni (che dicevano avesse fatto voto di castità e povertà: ma per favore!). Quindi
il prete esorcista (che vanta la speciale protezione della vergine Maria), la vergine d'ordinanza (poi contestata in malo modo), e l'immancabile attore belloccio (che farà un film sulla Madonna).
Come maestro delle cerimonie  hanno reclutato l'eccentrico Oscar Giannino (è passato per ogni dove, poteva mancare a questa festa?). Grande assente, invece, il devoto Antonio Socci (aveva già spiegato che non se la sentiva: il meeting prevedeva troppa politica per i suoi gusti!).
... Morale: tante urla, tante deliziose tartine, tante sciocchezze, tanti elegantissimi infradito. E naturalmente la solita puzza sotto il naso, tipica di chi pensa di aver capito tutto dalla vita.



 
Sul palco, dunque, anche la spia dei servizi segreti (Renato Farina, nome in codice “betulla”). Massì, proprio lui che ha preso i soldi dal Sismi (per la cronaca: il Sismi attualmente è implicato in un rapimento). Perché si è scoperto anche questo: che il Farina (ciellino doc) veniva mandato a spiare i magistrati che indagavano su questa brutta storia, sebbene adesso lui si difende dicendo (pensa un pò tu cosa s'è inventato), di essersi sporcato le mani perché… "é cominciata la quarta guerra mondiale!”.
... Ecco infatti la sua incredibile (e stravagante) difesa dalle accuse: “Confesso, ho dato una mano ai servizi segreti… sono reduce da sette ore di interrogatorio, vorrei raccontarlo, ma è stato segretato... Quando è cominciata la quarta guerra mondiale, scatenata da Bin Laden, la mia ambizione è sempre stata, inconsciamente, quella di Karol Wojtyla: lui morire nei viaggi, io sul fronte, magari in Iraq… alla mia maniera: alé, in battaglia!... Si deve, se c’è in ballo il bene grande della nostra discendenza e tradizione,  per difendere questo nostro Paese e la sua civiltà cattolica!”


 Si può dire che l’umile agente “betulla” fosse stato amico di Wojtyla? Ebbene, ecco (quando nessuno ancora immaginava fosse una spia) le sue parole precise sul pontefice: Sono stato 30 volte sul suo aereo con lui, qualche volta mi ha chiamato nella sua cabina… c’è stata una profonda commistione… so che lui apprezzava i miei articoli. Mi hanno detto che una volta si è commosso per i miei resoconti di viaggio… Una volta mi disse, stringendomi il polso: ‘amico mio, abbiamo lo stesso compito!’. Voleva dire: portare Cristo nel mondo!…”.

Per la cronaca: Renato Farina è contrario ai pacs, ma forma una bellissima “coppia di fatto” con il Direttore di Libero (Vittorio Feltri). Non per niente Feltri ha definito l’agente “betulla” come il suo “moglio”. E quindi ne consegue che il Direttore di “Libero” è il marito (o marita?) di Renato.


  Al meeting dei ciellini era ospite pure un prete esorcista (padre Gabriele Amorth). L'esorciccio ha assicurato che Papa Karol ha scacciato tre demoni, e ha spiegato che anche Papa Ratzinger è molto interessato a questi riti. Poi ha raccontato della sua terribile lotta con Lucifero, che avrebbe più volte cercato di buttarlo giù dal letto (lui dice che è riuscito a salvare la pelle pregando la Madonna: il demonio avrebbe ceduto per primo - ha detto sempre il prete - perché “sono troppo protetto da Maria!”.

Non è tutto, la passerella è solo iniziata. Allora: al “party” c’erano anche tante vergini “per finta”, ma una lo era per davvero. Ebbene, da non crederci: è stata insultata proprio quella (la Paola Binetti, dell’Opus Dei!) . Le hanno urlato di tutto: "Giuda! Venduta!. La poveretta -spiegò Travaglio- aveva un solo torto: essere “una cattolica sventuratamente incensurata”.
... Ah, fischi anche per Rutelli (ex radicale, oggi cattolico convinto), e per il sindacalista Epifani (della CGIL)
.

 A dirigere le danze, in quel di Rimini, c’era un maestro delle cerimonie d'eccezione: quello stravagante di  Oscar Giannino. Sotto la sua direzione artistica si son viste tante pacche sulle spalle, e si è scoperto che oggi è devoto a Cl perfino Alessandro Preziosi (il belloccio ha annunciato una fiction su Medjugorje: alleluia!).


 
In teoria i ciellini non sono schierati politicamente. Lo ribadiscono ogni anno. Tra loro -assicurano- ci sarebbe anche chi vota a sinistra (sul serio? E chi? Davvero vogliono darla a bere?). Ma la realtà è diversa, e questi vanno tutti a destra, benché in ordine sparso e senza dare nell'occhio. Infatti erano tutti d’accordo nel fingere di dialogare col povero Bersani (che chiamavano confidenzialmente Pierluigi, per illuderlo meglio, poverino!).
... E si capisce: un komunista dovevano sopportarlo, perché la Compagnia delle Opere (braccio economico di Cl) è astutamente alleata con le Coop rosse. E ci credo: mica scemi i ciellini! Collaborare con le strutture komuniste aiuta ad avere - anche dove non si è potenti - gli agganci giusti.
Perché sul fondamentale questi qui sono tutti d’accordo: bisogna unire l’utile (gli affari), al dilettevole (i soldi che gli affari procurano). Dopodiché, i ciellini sono tutti fanaticamente uniti nel dire no, assolutamente no ai pacs (anche lo zio Andreotti ha stabilito che i “patti civili” sono “stravaganti!”, e questo evidentemente basta e avanza per sentirsi a posto con Dio).

 L
ogico, invece, che su tutte le altre brutture (guerra, cattive compagnie, spionaggi, inciuci, scandali vari…) i ciellini possono anche scendere a qualche compromesso (massì, che sarà mai!). Ed è ovvio che tutto questo loro lo fanno per amore del vangelo. Nel nome del Dio di don Giussani (fondatore di Cl, per gli amici Giùs).

  Il titolo che è stato dato a questa “festa in maschera”? Era così lungo che bisognava prendere fiato prima di leggerlo! Ecco l’incredibile solfa: ”La ragione è esigenza di infinito, e culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti”.
…Che bella frase! Di chi era mai questa meravigliosa perla di saggezza? Ma del Giùs, naturalmente! Di quel mons. Giussani che i ciellini vorrebbero “santo subito”.


  Ma insomma, oltre a tutti questi meravigliosi effetti speciali, ci sarà stata qualche dolente nota? Ecco, sì, diciamo che purtroppo sono state poche le preghiere (e questo davvero non depone a favore di chi dovrebbe annunciare la buona novella!). Evidentemente non c’era proprio tempo per le avemarie. Evidentemente erano tutti occupati ad ascoltare il “Vangelo secondo Silvio” (ma certo, il vangelo secondo Silvio, perché era stato invitato pure il cavaliere, peraltro applauditissimo da quella platea di sedicenti kattolici).
... Però, che schifo: il piduista ha spiegato di essere “l’uomo della Provvidenza” (su questo ha chiamato a testimone don Giussani, che per ovvie ragioni non può né confermare né smentire alcunché), e per rendersi simpatico il Cavaliere ha evocato nuovamente il fantasma komunista. Inoltre: è ritornato a cianciare sui presunti brogli elettorali, e ha avuto l’ardire (il divorziato Silvio!), di cianciare sull’Italia che ha da essere “cattolica e degli Italiani”. Per poi - ogni salmi finisce in gloria - dire no alla società multietnica (di nuovo alleluia!).


  E sulla questione Iraq, di grazia? Ebbene: Berlusca ha sostenuto di aver provato a convincere Bush a non dichiarare guerra. Purtroppo - chissà come mai - non c'è riuscito. Anzi, alla fine ha dovuto desistere perché dopo un’ora e venti di discussione con l'amico George, Silviuccio aveva capito che stava “compromettendo l’amore che ognuno portava all’altro” (nientemeno!)
... E quindi, proprio per questo, gli ha dovuto raccontare
(cosa non si fa per amore), la trucidissima barzelletta sul mantello insanguinato di Cappuccetto Rosso. Che poi, naturalmente, ha raccontato anche ai ciellini).
 
  Accidenti, però, questi ipocriti hanno applaudito tutto quel che usciva dalla bocca sporcacciona del cavaliere. Si son bevuti tutto: la sua (fasulla) chioma, il sondaggio che darebbe vincente la Cdl,
il mantello insanguinato di cappucceto rosso. Hanno creduto a tutte le balle che ha raccontato il kazzaro. Gi hanno dedicato perfino le magliette (“Silvio forever”), un “po-po-po” , e il tradizionale “chi non salta Komunista è”.
... Proprio così: per il miliardario ipocrita e lazzarone zero fischi: e poi questi bugiardi patentati dicono di non essere schierati!


  U
ltimo glorioso capitolo: l'assenza del ciellino Antonio Socci, che aveva protestato prima ancora che si aprissero le danze. Infatti, il giornalista aveva già avvertito che sarebbe rimasto a casa (per la troppa politica, ha spiegato!).
... Anche divertente, il buon Socci: sul Berlusca sedicente cattolico (e presunto erede di don Sturzo), all'indomani del meeting ha sentenziato: “Berlusconi uomo
della provvidenza? Penso che don Giussani non abbia detto nulla di simile!”. Poi, ancora più velenoso: "Certo che il Cavaliere danzante, in veste da Tuareg o con bandana, può far simpatia… ma attenzione a non esagerare! Altrimenti, la distanza tra don Sturzo e don Lurio rischia di ridursi pericolosamente!”.
Diavolo di un Antonio Socci: colpire il cavaliere sul suo punto debole: sa benissimo che don Lurio era un po’ nano (come del resto anche il Berluska, che ne soffre tanto, poverino!)

                        
Pellizzer (con nano-fastidio)

martedì 24 gennaio 2012

PEDO-POLITIKA

Dai mei vecchi post su "Splinder"
"PEDO-POLITIKA"
(di lunedì 1 maggio 2006)



L'Italia (oggi tutta unita ai funerali del piccolo Tommy) si era spaccata in due alle elezioni politiche 2006. 
... E intanto il piccolo Tommy è diventato lo sponsor della destra pseudo-kattolica (la stessa che candidò Andreotti)

L’Italia -dicono tutti- con le elezioni di domenica 9 Aprile (giornata delle Palme), si era spaccata in due. 

... Ma davvero? Eravamo, prima, un popolo così unito? In realtà siamo il paese dei campanili, e se non avessimo i cinesi in casa, (che possiamo usare come capri espiatori), cominceremmo subito a scannarci fra di noi!

Quì sotto, qualche delicato pensierino sui commoventi funerali del piccolo Tommy (che si sono tenuti il giorno precedente al voto). Poi: le reazioni dei carcerati, e le loro minacce al siciliano che avrebbe ucciso il bambino. Pure le parole (poco evangeliche), del vescovo e di don M
azzi. Infine, gli orrori dell'italia tutta che delirava, e voleva bruciare la nuova strega.
... Una semplice domanda: a chi toccherà domani?

       

  G
li italiani, precedentemente al voto, si sono divisi praticamente su tutto.
Non solo nel giudicare i due vecchi (Berlusconi il “nano” e Prodi il “largo”), ma anche -poniamo- su cosa pensare di Paolo Onofri (padre del piccolo Tommy).
Infatti, da una parte c’era l’Italia degli “innocentisti”, che difendevano il papà (kattolico, ex chierichetto, lettore in chiesa, ex alpino, funzionario democristiano, direttore delle Poste, rappresentante del sindacato CISL)… e dall’altra parte stavano i “colpevolisti” (che lo trovavano esibizionista, ambiguo, ipocrita...).
Questi ultimi gli rinfacciavano l’arresto per furto (in gioventù), la passione per gli spettacoli hard, e perfino la seconda moglie (grazie alla Sacra Rota). Addirittura lo ritenevano in qualche modo coinvolto nel rapimento, e comunque lo odiavano per il materiale pedo-pornografico che trovarono nel suo computer).
... Quando poi fu ritrovato il corpicino del figlioletto, tutti smisero di accanirsi sul papà.
Si scatenarono invece sul siciliano, sul “terrone”. Era Alessi, adesso, il nuovo “mostro”!
  

  Il giorno precedente alle elezioni (sabato 8, funerali del piccolo) ci fu l’apoteosi. Se i moderati volevano buttar via la chiave, altri dicevano di voler strappare unghie, lingua, occhi, e… e via delirando!
Tutto il belpaese era (virtualmente) in quella chiesa, e mica per pregare o riflettere! Semplicemente per dire “io c'ero”. Oppure per imprecare, per chiedere vendetta.
Un popolo unito (solo momentaneamente!) grazie alla diretta televisiva. Come al Grande Fratello, come a San Remo.  

  All’evento parteciparono (con passione) anche i carcerati. Che mandarono i fiori, e i loro bei pensierini.
Costoro, che magari han rapinato o stuprato, si sono permessi di giudicare l’Alessi (sebbene lui non sia ancora stato processato -diversamente da loro!).
...Perchè sia chiaro che i carcerati saranno anche criminali, ma il siciliano è assolutamente peggio di loro (dicono essi stessi, e pensa l'italiano medio, persino Don Mazzi)!!!
I “mostri” (come l'Alessi), sarebbero quelli capaci perfino di uccidere i bimbi innocenti.
Mentre i criminali comuni (che raffinati!) aspettano almeno che i fanciulletti crescano!
Che meraviglioso ragionamento !!!
... E non è consolante sapere che (diversamente dai "mostri"), i delinquenti hanno un loro codice d’onore?
... Non è vero che, per un pò, li abbiamo trovati pure simpatici -questi farabutti- quando hanno minacciato il siciliano? 

  Se il popolino sfogava i più bassi istinti (e tifava pure per i criminali), la stampa e le televisioni sfruttavano l’orrore e l’emotività del momento.
Insistendo su particolari morbosi e raccapriccianti, spesso inverosimili.
Prima spiegarono che il piccolo Tommy era stato ucciso a badilate, poi strozzato, poi annegato.
Nel dubbio (e per non farci mancare niente) si preferì credere alle tre cose insieme.
E’ ovvio che non ha senso, perché un’ipotesi esclude l’altra, ma fa il suo bell’effetto lo stesso, ed è quel che conta!

  Il Vescovo Bonicelli, (applaudito durante la predica, come nei reality), per ruffianarsi la platea citò un macabro versetto della bibbia.
Che, però, con l’infanticidio non c’entrava proprio una mazza!
Sua Eccellenza, fra l’altro, si guardò bene dal ricordare il comando divino di “non toccare Caino” (Genesi  4:15). E già che c’era, il religioso (anzichè occuparsi dei preti pedofili), cianciò sugli “orchi cattivi”.
Del resto, è una vita che Santa Madre Chiesa (pure don Mazzi), storpia la bibbia, cambia discorso, e preferisce raccontare le favole! Siano esse piene di lupi mannari, di orchi, di dèmoni, o di madonne lacrimanti.
A proposito di don Mazzi: lui si offrì come intermediario ai rapitori del piccolo, ma poi disse (pure lui) che papà Onofri ha una “personalità esuberante, super ego notevole”.
Infine, il prete fu liquidato dai genitori, che non lo vollero più! Perché -spiegarono- cercava solo di farsi pubblicità.
In effetti, il sacerdote passa più tempo in tivù (con le veline) che in chiesa!  

  La destra pseudo-cattolica, in questo frangente (le elezioni politiche), avrà rispettato il tradizionale silenzio del giorno che precede il voto? O avrà sfruttato la tragedia pur di farsi propaganda “a gratis”?
Ebbene, Pierferdinando Casini e Totò Cuffaro (dell’UdC), arrivarono al funerale con i tamburi. Il Pierferdy spiegò subito che avrebbe chiesto anche la pena di morte, se solo la sua fede cristiana non glielo avesse impedito!
...Ed è proprio da quel momento che i carcerati (quelli di prima), hanno capito che potevano finalmente rendersi simpatici, annunciando di voler fare il lavoro “sporco”. Promettendo quella giustizia “spiccia” che ai gentili perbenisti -come Casini- non è permessa, solo per questioni di galateo.
E'
proprio così che i delinquenti si possono affrancare con poca spesa!
Possono finalmente sentirsi (o apparire) migliori, solo con una minacciosa dichiarazione d'intenti.
Non aspettavano altro: un siciliano che fosse peggio (forse) di loro. Che sminuisse in qualche modo il debito che hanno con la società.

  Però, bisognerà spiegare al Pierferdy che pure lui (se ritornasse il papa-re), verrebbe bruciato in piazza senza tanti complimenti!
Anche semplicemente per la sua peccaminosa  situazione famigliare.
E
d è meglio che lui continui a girare con la scorta, perché la giustizia “fai da te” colpirebbe i politici, prima ancora che i rapitori di bambini!
In quanto al simpaticone Totò Cuffaro (che chiamano “vasa vasa” perché ama baciare gli sconosciuti, e che al funerale rappresentava la Sicilia “per bene”), bisogna notare che lui è attualmente… imputato per favoreggiamento alla mafia!
Ma naturalmente lui dirà che i politici (diversamente dall’Alessi)... sono da ritenersi innocenti fino a quando non c’è una condanna con sentenza definitiva!

  Infine, tocca ripeterlo ancora: la premiata ditta Cuffaro & Casini fa parte di quello schieramento che ha le mani sporche di sangue (il sangue di tanti bimbi dell’Iraq, tanti piccoli “Tommy”).
T
rattasi, infatti, di quel centro-destra falsamente kattolico, che ciancia sempre di “difesa della vita dal suo inizio”, e che ha candidato (al senato) perfino Andreotti!
Hanno candidato un dinosauro che fino al 1980 (lo dice la sentenza, resa definitiva) ha avuto “una autentica, stabile, ed amichevole disponibilità verso i mafiosi”, (quei mafiosi che i bambini li sciolgono nell’acido!).
Giulio, dunque, ha effettivamente commesso il reato di associazione per delinquere.
Purtroppo (dice sempre la sentenza)
“il reato è concretamente ravvisabile a carico del senatore…” , ma è anche “…estinto per prescrizione”.

Comunque sia, non bisogna dirlo agli italiani! Loro devono continuare a credere che Andreotti è stato ingiustamente accusato, e che poi è risultato innocente.
Assolutamente innocente, proprio come il piccolo Tommy!



                                                            Il fastidioso dirimpettaio

TRANS-FUGA VATICANA


Dai mei vecchi post su "Splinder"
"TRANS-FUGA VATICANA"
(di lunedì 22 maggio 2006)


EVVIA IL VATICANO CHE OFFENDE I TRANS, EVVIVA IL VATICANO CHE POI CI VA A LETTO, EVVIVA IL VATICANO CHE ... LI INVESTE CON LA FORD FOCUS!

La Chiesa bacchetta (sui Pacs) il Presidente della Camera Bertinotti. Ma subito dopo il Vaticano è costretto ad allontanare Padre Maciel (86 anni, fondatore dei “Legionari di Cristo”, accusato dai suoi ex seminaristi di molestie sessuali!).
... E adesso gira una nuova, divertentissima storiella, tutta da ridere (qui sotto, con fastidio!)


 
Giorni addietro, un monsignore 48enne che risiede in Vaticano (Casa Santa Marta, residenza dei cardinali durante il conclave) stava tranquillamente nella sua Ford Focus. In dolce attesa di un amichetto.
Il prelato si era tolto l’abito talare, che aveva lasciato sul sedile posteriore. E aveva già pronti (ben nascosti), alcuni profilattici.
... Quando ha visto la volante della squadra mobile, si è messo paura (era zona di prostituzione maschile, soprattutto di trans!) e ha tentato una fuga che ha insospettito ancora di più.
Nella confusione ha tamponato tre vetture. A causa dell’urto qualcuno ha dovuto correre al pronto soccorso per farsi medicare, e quindi la cosa è finita sui giornali.

  Il Monsignore, quando è stato interrogato, ha spiegato di essersi trovato in quei posti solo “per incontrarsi con maggiorenni”. Come a dire: "mica son pedofilo, io!"
... Il Vaticano, poi, ha contestato che ci fosse stata una colluttazione tra il religioso e le forze dell’ordine. Ma non ha negato i profilattici e tutto il resto!

  Ora: alla fine della fiera, è lecito chiedersi: come viveva la sua fede (precedentemente a questo incidente “di percorso”), il nostro simpaticone?
Rifletteva sulla difficoltà (non solo la sua, anche quella dei suoi "amici") di conciliare le assurde teorie kattoliche (niente matrimonio per i preti, niente sesso al di fuori del matrimonio) con la vita reale di tutti i giorni?
... Per dire: si rendeva conto che è insulsa la condanna  dell’autoerotismo, visto che è un passo fondamentale (negli adolescenti) per un normale sviluppo della sessualità?

  Quando il monsignore parlava -in pubblico- di certe questioni, quali termini usava?  Inoltre: quali gli argomenti? Quali i passi del vangelo che citava?
Si sforzava di rimediare agli errori di Santa Romana Chiesa, oppure se ne fregava altamente?
... Semplice ipotesi: sfruttava la veste come paravento dietro al quale scorazzare più facilmente?

  Volendo si può passare ad altri clamorosi esempi: Padre Fedele per esempio. Forse questo frate non ha commesso reati, perché magari non ha violentato la suora. Ma le telefonate erano schifosissime!
Il frate non mostrava alcun senso di colpa quando diceva certe cosette. D’altra parte, lasciava intendere -nella sua predicazione- che le pornostar son da redimere.
... Ma sapeva benissimo che -in realtà- loro fanno per professione quel che lui (di nascosto) faceva “per passione”. C’è differenza?

Quello di Padre Fedele era davvero un modo astuto (e ipocrita) di giudicare gli altri. Fingendo perfino di essere moderni, addirittura spacciandosi per misericordiosi e caritatevoli!
Logico che molti abbiano pensato che -diversamente dalla maggioranza dei frati- lui faceva il pagliaccio in televisione solo per diventare un personaggio da reality. E in definitiva per poter meglio avvicinare le sue  prede.
... E si capisce: un qualunque ragionier Pinco Pallino non potrebbe mai neppure sognare di diventare -come il frate- amico di Luana Borgia!

  Altro esempio, ma ben diverso dai precedenti: tempo fa il vescovo Maccarone (un argentino, con lontane origini italiane) si è dovuto dimettere.
Molti sono convinti che lo hanno incastrato in questo modo: i suoi avversari avrebbero avvicinato un giovane che, dietro pagamento, lo ha avvicinato, sedotto, e filmato di nascosto.
... Ma è un fatto che
Sua Eccellenza, invece di nascondersi dietro a facili moralismi sulla sessualità, si era sempre battuto contro il corrotto “caudillo” locale.
Perciò, a prescindere dai suoi gusti sessuali, il vescovo è stato rimpianto dalla sua comunità . Perchè avevano sempre apprezzato il suo impegno, perfino eroico.

  In Spagna, recentemente, il Cardinale Carlos Amigo (arcivescovo di Siviglia) ha protestato perchè Zapatero voleva rinviare un progetto di legge a tutela dei transessuali.
E l’Abbè Pierre, (in Francia considerato quasi un santo!), lo scorso autunno si è detto favorevole al matrimonio dei preti. E pure ai Pacs.
Per la cronaca: questo frate cappuccino ha 93 anni. Ma ha spontaneamente dichiarato di aver avuto alcune esperienza sessuali, di cui -dice- non è affatto pentito.

  Morale della favola: i religiosi che sanno di poter essere trovati con le mani nella marmellata, se non vogliono rischiare di rendersi ridicoli, devono almeno dimostrare che si sono sempre impegnati. Sforzati un tantinello.
... Ma magari loro trovano più intelligente fare il contrario. E cioè: lanciare anatemi.
E addirittura (per apparire “normali”), preferiscono fare una battuta scema su quelli che (di notte, s’intende), essi  cercano con tanta bramosia.


  Ma certo, si capisce: devono allontanare il più possibile gli eventuali sospetti.
Mica possono rischiare di perdere il loro bel lavoro!
... E dunque sputano sul piatto in cui -di notte- mangiano! E di giorno si fingono tradizionalisti, inflessibili, intransigenti, perfino antichi!


Fanno anche pena, questi ipocriti.
Pensiamoci un attimo: cosa non devono fare, certi preti, pur di mangiare la pagnotta?

... Ma che dico, la pagnotta! Piuttosto: cosa non devono fare per ciucciare -sottobanco- un po’ di carne?

                                                   
(Il solito dirimpettaio)

ITALIANI BRUTTA GENTE

 
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"ITALIANI BRUTTA GENTE"
(di venerdì 7 aprile 2006)


DOMANDA: MA COME VOTERANNO I "COGLIONI" CHE VOGLIONO L'ALESSI MORTO?

Gli italiani tutti si scoprono sensibilissimi quando qualcuno muore per i sassi dal cavalcavia. Ma solo perchè sanno che potrebbe capitare anche a loro, se dovessero passarci sotto!
Poi inorridiscono se un bambino (il piccolo Tommy), viene ammazzato barbaramente. Perchè capiscono che la stessa cosa potrebbe capitare al loro piccino.
... Ma è solo per questo vogliono l'Alessi morto!

Questa identificazione con la vittima non è automatica, ma ballerina. Perchè nasce dall'egoismo e non dalla solidarietà! E infatti, se ammazzano il figlio degli zingari, molti italiani se ne fregano. Perchè il loro figliolo non è (pensano loro) come quel delinquentello brutto, sporco, e bastardo!
... Idem se ammazzano una prostituta, un albanese, o... 

 
Molti italiani, che hanno il problema del sudore acido, si consumano nel loro cruccio. Ma ridono di chi si lamenta del mal di schiena, semplicemente perchè non hanno mai sofferto di ciò.
Magari questi cialtroni voterebbero immediatamente per chi si fingesse sensibile al loro gravissimo problema!
... E vada a farsi fottere chi invece è preoccupato per il suo mal di schiena!

Questi egoisti capiranno cosa significa essere portatori di talassemia?
Perchè di fatto la stragrande maggioranza degli italiani si è mostrata insensibile al desiderio di chi (avendo questo problema), vorrebbe avere un figlio con la garanzia della 'diagnosi preimpianto'.
E naturalmente è proibita la fecondazione "eterogola", perchè tanti cialtroni han deciso che adottare un bimbo è cosa nobile, ma adottare un embrione è contronatura!
... Difficile credere che gli italiani siano diventati tutti kattolici, più semplicemente se ne fregano di ciò che non li riguarda direttamente!

Questi egoisti, si chiederanno mai che senso ha togliere la patente a un ragazzo che ha in tasca uno spinello? Si chiederanno, ad esempio, come potrà recarsi al lavoro questo poveretto? O quali effetti devastanti avrà (questa cosa) in famiglia e con gli amici?
... Inoltre: se questi egoisti non hanno mai avuto in casa un malato terminale, capiranno il desiderio (per ora non ascoltato) di poter fare il "testamento biologico"?

I "coglioni" esistono, non li ha inventati Berlusconi. E sono tantissimi.
Son quelli che sono pronti a votare per chiunque toglie loro un balzello (l'Ici, ad esempio!). Son quelli che votano per chiunque conceda loro qualche miserabile privilegio!
... Non si chiedono mai quali conseguenze abbiano (sul prossimo) queste decisioni. Si illudono di poter vivere tranquilli in un mondo in cui il loro vicino è infelice. In un mondo in cui il collega è arrabbiato e rancoroso, e i cui il lavoratore straniero (che hanno appena umiliato) è pronto, domani, a farsi saltare in aria.

I "coglioni", da bambini, venivano fatti star buoni con la minaccia di chiamare il babàu. E anche oggi che son cresciuti, votano per l'uomo che urla di più, per quell'ebete che grida: "al lupo! Al lupo!" (O, come nella poesia di Kavafis: "Arrivano "i barbari! Arrivano i barbari!).
... Ieri il nemico erano gli islamici, oggi (volendo credere a Silvio), sono i cinesi che "facevano bollire i bambini", domani sarà qualcun altro.
Perchè (proprio come nella poesia) i barbari, i mostri, i babàu sono utili, preziosi. Inventarsi un nemico è indispensabile, per ubriacare la gente!

Questo centro-destra non ci ha detto che siamo in Iraq senza permesso di soggiorno. Da perfetti clandestini.
Non ci ha detto quanti soldi sono stati sprecati in questa guerra inutile, falsa, e dannosa. Non ci ha detto che (anche con la nostra complicità), sono morti tanti bambini innocenti. Tanti piccoly Tommy.
... Si dovrebbe vergognare chi dice di essere cristiano e ha votato per questi pseudo-kattolici!
Questi ipocriti hanno sfruttato Tommy come se fosse uno spot elettorale "a gratis"! A tale scopo han fatto le stupide moìne, e han fatto le dichiarazioni più oscene! E intanto hanno le mani sporche di sangue, quello dei bimbi dell'Iraq!

I "coglioni" che per Tommy hanno esposto striscioni, lanciato appelli, inviato messaggini, chiesto la pena di morte, hanno mai riflettuto seriamente su questo?
... Forse i barbari non sono un'invenzione. Forse esistono, e sono proprio quelli che li evocano per tenerci buoni. Mentre nel frattempo ci mandano in Iraq, facendoci diventare loro complici.


                                                                (Il tuo dirimpettaio)

ITALIA CROCEFISSA




Dai mei vecchi post su "Splinder"
"ITALIA CROCEFISSA"
(di giovedì 2 marzo 2006)


Marzo 2006: il Consiglio di Stato spiega che il crocefisso nelle scuole è "simbolo di laicità". E quindi resta dov'è.
A parte i soliti quattro gatti (cioè gli atei), l'opinione pubblica applaude con gioia: "Evviva! Che bello! Il crocefisso rimane al suo posto!".

... Bene, con il dovuto rispetto, a questo punto si impongono alcune riflessioni.



  Il crocefisso può essere considerato ( non sempre, come vedremo), simbolo di pace, di amore, di fratellanza. Ma mai di laicità!
... Se non è laico neppure il papa, può esserlo il Cristo dei vangeli rappresentato nel crocefisso?

  Nei paesi civili, diversamente che da noi, il crocefisso (la croce con il Cristo morto) è simbolo -non l'unico, né il più importante- della fede. Ma viene esposto con discrezione, e non nei luoghi dello stato (non sui muri dei palazzi che, di fatto, appartengono a tutti  e perciò devono essere "neutrali".
... Nei paesi civili la croce non è oggetto di devozione (e tantomeno di adorazione), perchè lì non si predica un Cristo morto, ma un Cristo risorto. E in quei Paesi ritengono che non può essere imposto chi -il Gesù dei vangeli- si è sempre e solo proposto.

  Un Cristo "laicizzato" è un Cristo omologato, privato della sua carica "eversiva".
Può essere credibile un Gesù che mette d'accordo tutti? Non è scandaloso che tanti "atei devoti" difendano il crocefisso con squallide motivazioni? Magari solo in chiave anti-islam? O solo perchè lo considerano un bellissimo sopramobile?
E non bestemmia chi dice che il crocefisso è "arte-cultura-storia-radici-tradizione"?
... Se è per questo: anche il "ratto di Ganimede" è arte e cultura! Invece la Santa Inquisizione è storia e "radici" (e che gran brutte radici!)
E la polenta e il mandolino  sono anch'esse antiche tradizioni, ma la fede (per chi ce l'ha) è ben altra cosa!


  Il Gesù dei vangeli si scontrò con l'ordine costituito, cioè con il clero inciuciato allo stato. E invece oggi il Gesù del crocefisso viene imposto dalle autorità  (civili e religiose) per sentirsi autorizzati nelle loro politiche (magari giuste, magari sporche!).
... Lo fanno per sentirsi giustificati quando si sfruttano a vicenda. E solo per questo ritroveremo il crocefisso anche al seggio elettorale!

  Il crocefisso può turbare molti italiani che han cambiato religione, e che non credono che Gesù è morto in croce (testimoni di Geova, islamici, ecc.).
... Il crocefisso può dar fastidio agli italiani atei, che non vogliono i loro figli condizionati (a scuola) da idee che -dicono loro- sono "droga".

  Alzando al cielo il crocefisso, che sono stati zittiti, umiliati, torturati, arsi vivi i nostri padri. O i padri dei nostri padri.
... Ogni guerra ha avuto il suo simbolo religioso, spesso era proprio la croce. Anche oggi, in Iraq.

  Il Vaticano stesso dovrebbe togliere il crocefisso dal muro "di Cesare" (cioè dello stato)... per riportarlo sull'altare "di Dio"!
... Ammesso che in chiesa Gesù si senta a suo agio!

  Infine, la triste realtà: oggi come ieri clero e stato si inciuciano. E chiedono al Cristo della croce di far loro -come si suol dire- "da palo".
... Cosa volevasi dimostrare? Che non c'è più religione!

mercoledì 18 gennaio 2012

A bordo, cazzo!

A proposito del naufragio della Concordia. Ovvero, la tragedia di una nave che affoga e che sembra la parobola dell'Italia berlusconiana confusa e felice. Pensiero stupendo, questo, di Marco Travaglio, che sul l quotidiano "Il Fatto" ha scritto: "Del capitano Schettino sappiamo tutto e forse, si spera, anche troppo. Ma non era mica solo, sulla nave. Invece è come se lo fosse: se il comandante impazzisce, o si ubriaca, o picchia la testa, non c'è niente da fare. Nessun controllo, nessuna valvola di salvaguardia. Un uomo solo al comando, con potere di vita e di morte su tutti gli altri. E, se dà via di matto o semplicemente si fa gli affari suoi, peggio per noi. Vi ricorda qualcosa?".

lunedì 2 gennaio 2012

FEDE & PAPPAGALLI

Don Verzé incantava i polli, i cantanti, e pure i professori (Massimo Cacciari in primis). Don Verzé aveva capito di essere immortale (grazie allo studio della Bibbia, e attraverso i suoi colloqui con Dio). Don Verzé voleva farci arrivare fino a 120 anni (Berlusconi fino a 150, affinché potesse mettere a posto l’Italia “un po’ per volta”). Don Verzé si era fatto la voliera con i pappagalli, e pure l’aereo (con cui andava in Brasile, dove qualche suo collaboratore dicono cercasse le “ragazzine”). 


Don Verzé era circondato da professionisti di prim’ordine (come no: ad esempio la Minetti, che poi abbiamo rivisto ai bunga-bunga presidenziali!). Don Verzé è morto di dolore proprio quando la sua opera andava all’asta (in effetti è molto strano: perché proprio quel giorno e non quando hanno pubblicato le sue intercettazioni? O quando si è suicidato il suo vice? O quando è stato costretto a dimettersi? O addirittura quando era stato attaccato per aver offerto una cattedra alla neo-laureata Barbara Berlusconi? O in qualunque altro giorno in cui, da mesi, stava sulla graticola?).

Don Verzé era un semplice prete, eppure si paragonava a Cristo. E nonostante tutto quel che si è saputo (e quel che si poteva immaginare), ancora oggi il filosofo Cacciari sostiene che questo imbonitore “era appassionato di cultura e di ricerca”!
… Forse tutto questo è la prova che i professori dovrebbero tornare a scuola (vale anche per l’eccellentissimo Ernesto Galli Della Loggia, sia chiaro). E forse tutti questi signori dovrebbero rileggersi i vaneggiamenti dell’immortal sacerdote. Magari l’intervista in cui lui aveva rivelato che due monsignori, in caso di fallimento del San Raffaele, gli avevano consigliato il suicidio.    




Dall’intervista di Claudio Sabelli Fioretti a don Luigi Verzé 
(pubblicata su "La Stampa")  

Ho letto che in curia la consideravano "un maneggione e un affarista col pallino dell'albergatore".
Una volta mi chiamarono a Roma, per sottopormi a un giudizio. Erano due monsignori di un "sacro dicastero" […]. Sono salito tremante per quelle scale. Mi hanno fatto un esame di due ore ... Alla fine mi dissero: non si faccia intimorire dal cardinale Montini. Deve solo temere che la sua opera faccia fallimento. Io dissi: "E se fallisco?" Uno dei due mi disse: "Se fallisce, un giorno prima si butti dalla finestra del quarto piano". L'altro disse: "Meglio che si compri subito una pistola e prima di fallire si spari". Santa Madre Chiesa! Sacro Dicastero!
 Lei ha detto una volta: "Sento che non morirò". Cosa voleva intendere?
Io sento che non morirò, ma ho una preoccupazione: che cosa farò quando sarò nell'eternità? Ho il terrore di stufarmi. 
  Lei vuole fare arrivare l'uomo a 120 anni.
Matusalemme quanti anni ha vissuto?
 Crede veramente che Matusalemme sia vissuto 969 anni?
Poi le generazioni si sono stabilizzate sui 120 anni di media. Noi possiamo tornare a questa media. La scienza ci aiuterà.
 Ma non è vero che vivevano 120 anni!
Io credo a quello che è scritto. E' ispirazione di Dio.
 Parliamo dei 120 anni.
E' scientificamente provato che si può arrivare a un'età media di 120 anni. Siamo arrivati alla mappatura del genoma. Io leggo il suo genoma anche quando è bambino. Sono 30 mila geni e se vedo una mutazione di geni, allora vado a cercare il perché" […].  Silvio Berlusconi mi ha chiesto di farlo campare fino a 150 anni. Lui pensa che arrivando a 150 anni metterà a posto l'Italia.
 Ma se non ce l'ha fatta finora...
Un po' per volta.
 Fermo restando che lei non muore prima dei 150 anni, come vuole morire?
Ho un patto con Gesù. Non l'ho mai detto a nessuno.
 Ottima occasione per dirlo a me.
Una volta ho detto al Signore: "Basta Signore, sono troppo vecchio". Cinque anni fa.
 E lui?
Mi ha detto: "Comportati come uno che ha vent'anni. Il tempo è mio". Lei che cosa avrebbe risposto?
 Non ho queste conversazioni.
Io ho risposto: va bene.