domenica 1 maggio 2016

SAVIANO ATEO-DEVOTO

IL QUOTIDIANO "IL MANIFESTO" HA PUBBLICATO LA LETTERA IN CUI HO ESPRESSO IL MIO STUPORE PER QUANTO HA DICHIARATO - SU SAN GENNARO, SANTO CHE PIACE TANTO ANCHE AI MARIUOLI - LO SCRITTORE ROBERTO SAVIANO.
Peraltro, Saviano (che si proclama ateo, ed è sotto scorta per il suo eroico impegno contro la camorra), ha sempre fatto le pulci a Matteuccio Renzi per la sua presunta “narrazione” politica. Ma col suo recente spettacolo “Sanghenapule” Saviano ha anche sostanzialmente celebrato il miracolo “da sceneggiata” del prodigioso sangue.
... Già, il sangue (presunto sangue!), di quel Gennariello pazzerello che si è sempre burlato di una città che pure lo ha ricoperto d’oro. Perché, bisognerà dirlo, il santo si scioglie quando viene trastullato da un porporato, ma non è mai riuscito a far sparire la camorra o almeno n po’ di monnezza. E dunque, com’è possibile che uno come Saviano non colga il pericolo di certa devozione isterica, piagnucolosa, ruffiana, e (per certe recenti polemiche sul “tesoro” del santo) anche parecchio scandalosa?


    DAL QUOTIDIANO "IL MANIFESTO"
    (venerdì 22-4-2016, rubrica lettere al giornale)

 «Gentile Redazione, sarebbe già grave se Saviano spiegasse la devozione a San Gennaro col distacco di un antropologo. Perché lui è la coscienza critica di Napoli, e non può ignorare che quella religiosità sanguinolenta alimenta - fra l’altro - il fatalismo e la superstizione della città. Invece Saviano insiste a parlare -con stima ed affetto!- di questo santo che piace tanto pure ai mariuoli (testuale: «Verso San Gennaro ho una specie di feticismo. Lui capisce talmente tanto che ti ascolta anche quando - disperato - chiedi la grazia per poter rubare».
Ora, da agnostico capisco che lo scrittore (sedicente ateo) considera i credenti dei bambini ingenui a cui dare un buffetto sulla guancia. Ma i Napoletani adulti e vaccinati, davvero gradiscono questi paternalismi? Oggi, mentre la Chiesa condanna la falsa religiosità dei boss (e prova a riappropriarsi di un san Gennaro stralunato e forse mai esistito), Saviano difende chi lo proclama “roba nostra" (mi riferisco - che tristezza! - alla querelle tra il cardinale Sepe e la cosiddetta “deputazione”: un club di parrucconi che ritengono di avere per l'eternità il monopolio sul cosiddetto “tesoro di San Gennaro”)».
    Natale Pellizzer