venerdì 28 dicembre 2018

PAESE NEL PALLONE

Dopo la morte accidentale di Daniele Belardinelli (durante un agguato degli ultrà interisti ai tifosi napoletani), l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha commentato la vigliacca aggressione che indirettamente ha causato la morte di un giovane già punito da un daspo.
... E lo ha fatto con queste parole su Twitter: “Ora tutti a condannare le bande di ultras. I loro cori razzisti, le aggressioni, la violenza contro le forze dell’ordine. Bene, peccato che il ministro dell’Interno era andato a omaggiarli, questi ultras, appena dieci giorni fa”.

Anch'io, più modestamente, su Facebook ho voluto lanciare un mio pensierino sull'argomento. Questo: 
Salvini dice che "i tifosi veri van distinti dai delinquenti", ma è difficile se lui ci va a braccetto (e si fa le foto) assieme
... E questo: 
Non puoi cambiare il mondo. Ma nega l'amicizia al tifoso idiota che degli avversari scrive "squadra de merda!".

giovedì 27 dicembre 2018

PUBBLICITA' REGRESSO

Sia chiaro, non costituisce problema il fatto che Matteo Salvini faccia colazione con pane e Nutella.
... Il punto è un altro. E insomma, se il Paese trema per il terremoto, per l'Etna che infuria, e per la 'ndrangheta che uccide (mentre perfino Roma affonda tra i topi e la monnezza), lascia ovviamente interdetti questo vice-premier che trova il tempo di fare il bulletto sui social, peraltro pubblicizzando una nota crema di nocciole!

Peggio ancora, ovviamente, se complica ulteriormente la situazione sfruttando queste smargiassate per buttarla in politica.
... Come ha fatto quando ha scritto precisamente così: “Oggi a pranzo mi tratto bene: tortellini freschi emiliani e ragù con la salsiccia, con un boccale di birra. Sperando che qualche giornalista o qualche professorone di sinistra non si offendano”.

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*A proposito, per la serie "ci credo che poi andiamo a ramengo", c'è da restare basiti a controllare le isteriche reazioni al suo post sul piatto di tortellini

sabato 17 novembre 2018

IL MOCCIOSO

Dal mio profilo su Twitter:
Al piccolo Matteo (#Salvini) piace giocare a battaglia navale (coi #migranti) o kazzeggiare (con la #ruspa). Coi puzzoni e coi giocattoli si diverte tanto, ma quando deve affrontare i problemi veri (ad es. la monnezza della camorra) si incupisce e torna quel bullo dispettoso ke è

lunedì 13 agosto 2018

UNA SCOREGGINA

IL SITO DAGOSPIA ha pubblicato nell’apposita rubrica la mia pernacchia contro Salvini (che su Twitter, e ovunque, ne spara una al giorno). Ultima, in ordine di tempo: la proposta di reintrodurre la leva obbligatoria, per educare i giovani al dovere (mentre contemporaneamente vuole che le vaccinazioni siano volontarie? Ma porcazza di una...!).
LA MIA LETTERA, cliccando su questo link, è la n°8 . Nella stessa ho accennato ai “figli di Ricky”, e alludevo a Ricky Martin (nella fretta mi era scivolato via il cognome del cantante).
Comunque, il testo pubblicato è precisamente questo:

      ALLA REDAZIONE DI DAGOSPIA
Al twittarolo Salvini vorrei ricordare che le cose serie non si risolvono coi (peraltro già superati dall’uccellino) 140 caratteri. E’ vicepremier accidenti, se non sa cosa dire eviti di fare cip-cip a cazzo, oppure si spieghi per esteso. Esempio: se “genitore 1 e 2” fa schifo, chi devono chiamare “mamma e papà” i figli di Ricky? Se alcuni vaccini fanno male, può precisare quali? Se è contro l’obbligo vaccinale, perché non rende “volontario” anche il pagamento delle tasse? Invece alla ministra Trenta suggerisco di chiamare le cose col loro nome: la proposta di reintrodurre la naja (obbligatoria quella, vero?) non è affatto una “idea romantica”, ma una scoreggina ferragostana sfuggita al Ministro della Paura (per distrarci dal disastro in cui rischia di portarci questo governo).
   
Natale Pellizzer

domenica 1 luglio 2018

L'INGANNO SUI MIGRANTI

IL QUOTIDIANO VENETO "IL GAZZETTINO" ha pubblicato, due volte nella stessa settimana, il mio sfogo contro la Lega di Salvini (i politici “ruspanti nel senso della ruspa” che ci distraggono dai problemi veri parlando di “pacchia” e ci prendono pure per i fondelli sottolineando che lo fanno con tono “garbato”).

LA MIA LETTERA è stata una prima volta (senza una frase particolarmente polemica), presentata con questo titolo sobrio: “Gli inganni sui migranti”. E una seconda volta, invece, è stata pubblicata tale e quale, rispettando la mia sottile ironia (con questo più azzeccato titolo: “Una carriera sugli inganni”).


QUELLA CHE SEGUE adesso è appunto l’ultima versione, quella integrale.

Alla Redazione de “Il Gazzettino”I politici ruspanti (nel senso della ruspa) dicevano che era la sinistra (anzi, i “comunisti”) a chiamare i migranti. Per trasformarli in fedeli elettori. Io dico (“garbatamente”, come mi ha insegnato a fare Salvini) che la colpa è di chi ancora rilancia l’equivoco tam-tam sui “35 euro al dì” (che regolarmente finiscono in italiane tasche). Dio strafulmini (garbatamente, certo), i quotidiani che in data 14 giugno c.a. hanno così titolato: “Salvini taglia la mancia ai profughi da 35 a 20 euro”. I disperati che lasciano tutto e corrono qui per gustare i saldi della (fantomatica) “pacchia”, non vedranno né i 35 né i 20 euro. E, rabbiosi, si trasformeranno in fantasmi (se va bene), o in criminali (più probabile!). Complimenti a chi, con questi inganni, sé costruito una splendida carriera. 
    Natale Pellizzer

mercoledì 23 maggio 2018

PAESE DA BARZELLETTA

ALL’INDOMANI DELL’ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI (che quest’anno si è tenuta a Trento), il sito Dagospia ha pubblicato nell’apposita rubrica la lettera in cui esprimevo alcune mie osservazioni. Il testo è al link indicato qui sotto, la mia lettera (citata anche nel titolo), è la n° 20.
     CLICCA QUI


AD OGNI MODO, IO MI SONO RIVOLTO A LORO CON QUESTE PAROLE:
"Cara Dagospia, riflettano i tanti che si indignano (giustamente), per i sabotaggi agli alpini, ma non mostrano la stessa rabbia per chi offende le forze dell’ordine (ad esempio chiamando questi servitori della Patria “sbirri”). Che dire, poi, se gli stessi considerano quasi “fisiologica” la morte – poniamo durante uno scontro a fuoco – di un carabiniere? Oppure non mostrano comprensione per un agente che – nella foga di un inseguimento – uccide per sbaglio un delinquente?
La verità è che troppe volte l’italiano medio(cre) è una simpatica canaglia. Detesta le regole e dunque vuole considerare i rappresentanti dell’arma personaggi da barzelletta. Invece gli alpini gli stanno simpatici perché preferisce vederne solo l’aspetto goliardico e per certi versi dissacrante".

        Natale Pellizzer