lunedì 7 dicembre 2015

SIMBOLI DI FEDE

IL QUOTIDIANO VENETO "IL GAZZETTINO" ha pubblicato nei giorni scorsi la lettera in cui – proprio in quanto presepista – ho scritto che i presepi (e pure i crocefissi), non sono semplici addobbi da posizionare dove capita, a capriccio.
... Come è logico e come è ovvio: presepi e crocefissi rappresentano momenti cruciali del cristianesimo. E possono irritare, preoccupare, intimorire, infastidire chi si sente “escluso” o perfino minacciato da una religione che li ha usati e strumentalizzati anche per le più brutali crociate.

A PROPOSITO: SE DIO ESISTE, stramaledica Salvini, la Gelmini, La Russa, Luca Zaia, e tutti quei lazzaroni che per farsi belli hanno “arruolato” il Bambinello per la loro ultima insulsa sceneggiata.
... Tutti costoro hanno sfruttato il presepe in funzione anti-Islam, pur sapendo che in generale i musulmani se ne fregano dei crocefissi (e rispettano il presepe, anche perché quest’ultimo è assolutamente in armonia con quanto scrive il Corano).

TUTTI QUESTI BRUTTI CEFFI,
dimostrano una volta di più – se ce ne fosse bisogno – che presepi e crocefissi non sono inermi ammennicoli che si possono dispensare a piacere.
... E io mi sono sentito obbligato a partecipare alla discussione “presepe sì o no”, sul “Gazzettino” (attraverso la lettera che riporto qui sotto e che hanno pubblicato titolandola “I simboli della Fede”), proprio perché, in quanto presepista, non voglio essere confuso con chi strumentalizza il Natale per giustificare certe luride porcate.
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     Alla redazione de "Il Gazzettino"
« I presepi, esattamente come i crocefissi, non possono essere “difesi” da chi si ricorda di essere cristiano solo a Natale. E non stiamo parlando di semplici “tradizioni”, ma casomai di simboli della fede. A mio parere la Fede non si impara a scuola e non si insegna in un comizio, piuttosto la si propone con l’esempio (se questo è sincero). Io, che sono presepista, da diversi anni non presento più i miei presepi nelle mostre natalizie esplicitamente cattoliche, perché sono agnostico e chi le organizza potrebbe considerarmi un “infiltrato”. Peraltro, i cristiani sanno che i presepi e le croci possono ispirare pace, ma altre volte fomentare polemiche e persino guerre. Per questo a mio parere i cattolici per primi dovrebbero togliere il Cristo dagli edifici laici dello Stato, per riportarlo sugli altari di quel Dio che non vuole essere “nominato invano”».
      Natale Pellizzer