Il sito di Roberto D’Agostino (“Dagospia”), ha pubblicato – nell’apposita rubrica dedicata alla posta - la lettera in cui ho spiegato che sono stato felice di andare a votare per le primarie del Partito Democratico.
Sì, certo, e sono stato perfino orgoglioso di poterlo fare. Ma in quell'occasione ho anche lasciato intendere che - se non chiedo troppo n’è vero! - la prossima volta vorrei che mi si chiedesse almeno una piccola cosa: una - per quanto vaga e formale - adesione al partito.
... Perché, insomma, andare al seggio dovrebbe essere una cosa seria, e non voglio ritrovarmi accanto qualche cialtrone che desidera solo prendere in giro il mio partito di riferimento.
La lettera in questione è la n° 21 a questo link.
... Ad ogni modo, alla redazione mi ero rivolto con queste parole: "Cara Dagospia, il buon Michele Serra, su 'Repubblica', si è chiesto: "Come spiegare la decisione del sindaco fascista di Nardò, signor Mellone, di votare alle primarie del Pd?". Ecco, essendomi recato al seggio, posso garantire che questa minchiata è stata possibile perché, contrariamente a quanto avrei desiderato, non era richiesta neppure una piccola firma ad una (per quanto vaga e formale) adesione al partito. W l'Italia (e le primarie), sempre e comunque".
Natale Pellizzer
Sono un profugo di Splinder. Quando mi hanno annunciato lo sfratto da quella piattaforma, lo ammetto, sono andato in paranoia (perché non sapevo dove mettere in salvo la mia mercanzia). Se non do fastidio, avrei pensato di parcheggiare qua un po' della mia roba. Inoltre, sempre se c'è spazio, avrei anche dell'altro: alcune cosette che ho trovato strada facendo, mentre ero alla ricerca di un nuovo riparo, e naturalmente anche tutte le cianfrusaglie che domani mi venisse in mente di raccogliere