sabato 28 dicembre 2019

AL CESSO

ME LO CHIEDEVO SEMPRE. INSOMMA, CHE FINE HA FATTO LA MIA LETTERINA A BABBO NATALE?
... QUESTO VIDEO MI HA FORNITO LA RISPOSTA. E CI SONO RIMASTO DA CANI

martedì 17 dicembre 2019

VENETO SOTT'ACQUA

DAGOSPIA ha pubblicato (nei giorni in cui Venezia andava sotto acqua), la mia lettera sul Veneto del prosecco che rischia di affogare negli scandali. Già nel titolo della rubrica il sito di Roberto D'Agostino citava il mio strafottente scritto (la lettera n°13 al link indicato qui sotto).
LEGGI CLICCANDO QUI

Comunque, il testo della lettera era questo:

Cara Dagospia, l'autonomia regionale, in Veneto, è diventata il balbettio degli ubriaconi instabili e senza coerenza (a cui togliere definitivamente il vino). Infatti, quando parlano del prosecco, i leghisti dicono orgogliosi che è una "eccellenza" locale. Ma quando Venezia affonda nelle acque putride delle speculazioni sul Mose, ecco che si preferisce parlare di "scandalo nazionale".
Natale Pellizzer

venerdì 1 novembre 2019

LA BURLONA

Alessandro Sallusti, sul Nove, ha voluto dire la sua su Greta Thumberg. 
...Poche parole, ma decisive: “Greta è una bambina meravigliosa, ma cerca di convincerci che è possibile andare in America su una barca a vela di un principe miliardario. Se tutti noi potessimo accedere a un principe potremmo convincere i ragazzi che gli aerei possono restare a terra, ma siccome non ci sono principi e non abbiamo sei mesi di tempo per andare dal Mediterraneo alle coste di New York, gli aerei non possono restare a terra. Non la sto demonizzando, ma non vorrei essere preso in giro".


domenica 20 ottobre 2019

RUDERI

Beppe Grillo, che è anziano e dunque non si ricorda quanti anni ha alle spalle, in questi giorni ha suggerito - proprio lui! - di togliere il voto ai vecchi.
Non ha precisato, questo rudere di comico brontolone, se gli anziani (poveretti), possono almeno fondare un partito (massì, per sfogare le frustrazioni e passare il tempo divertendosi un po’. Massì, come passatempo, tra una partita a carte e qualche bestemmia contro il governo).
... Praticamente come ha fatto lui, che essendo un miliardario annoiato, ha arruolato una banda di dilettanti allo sbaraglio perché lavorassero in Parlamento al posto suo (lui non potrebbe certo farlo, ha sempre sostenuto che i politici devono essere puliti, ma avendo sulla capoccia una condanna definitiva per omicidio colposo plurimo, cadrebbe in contraddizione se si candidasse in prima persona!).

giovedì 26 settembre 2019

PENSIERO CATTIVO

QUANDO MI PARLANO del clima non penso affatto ai ghiacciai che si sciolgono, casomai penso subito al clima d'odio (presente pure negli occhi di qualche bambino sbruffoncello). A proposito, è stato il grande puffo ad ispirare Greta Thumberg? Qualcuno vuole suggerirle di ritornare a giocare con le bambole?
... Lo ammetto, dunque. Lo confesso umilmente. Greta mi fa venire pensieri cattivi. E penso che solo una sinistra in cerca d'autore poteva farsi abbagliare da un bimba piccina e disturbata (che dice quattro banalità e pensa di parlare a nome di una intera generazione). E, dall'altra parte, solo una destra populista, sovranità, fankazzista, poteva nascondere il suo disprezzo per le regole di buona educazione nascondendo la sua cattiveria dietro al faccino obiettivamente inquietante di una mocciosa (che parla di cose più grandi di lei, e intanto suggerisce di marinare la scuola con una scusa qualsiasi).

giovedì 5 settembre 2019

LEGA SENZA MUTANDE

La questione è molto semplice: il M5s teme di andare al voto oggi, perché rischia di perdere il trono (e il treno).
... La Lega, invece, vorrebbe andare alle urne subito. Ma solo perché dopo la difficile legge di bilancio (e magari dopo altre eventuali rivelazioni sul russia-gate), rischia di perdere pure le mutande.

DOMANDINA

Ma porcoggiuda, voglio infine capire. Sì, insomma, dice il bullo Salvini che quello tra M5s e Pd è matrimonio d'interesse.
... Perché, quello con la Lega, fu invece matrimonio d'amore?

martedì 3 settembre 2019

AMBIENTALISMO GROTTESCO

Il cantante Jovanotti, che si proclama attento alle questioni ecologiche e collabora col WWF, si è adesso scagliato contro alcune sigle minori dell'ambientalismo e dell'animalismo (ad esempio contro Legambiente ed Enpa).
... E infatti, attaccato da certo fanatici, per i suoi spettacoli in spiaggia, ha dichiarato: "Non mi sarei mai aspettato, nonostante non sia un ingenuo rispetto a questo genere di cose, che il mondo dell'associazionismo ambientalista fosse così pieno di veleni, divisioni, inimicizie, improvvisazione, cialtroneria, sgambetti tra associazioni, protagonismo narcisista, tentativi di mettersi in evidenza gettando discredito su tutto e su tutti, diffondendo notizie false, approfittando della poca abitudine al "fact checking " di molte testate.

E ancora, senza freni: "Il mondo dell'ambientalismo è più inquinato dello scarico della fogna di Nuova Delhi! Pensavo e penso ancora che la collaborazione con il WWF sia garanzia di rispetto delle aree. Invece un delirio nei social, una miriade di cazzate sparate a vanvera da chiunque, una corsa al like facile da parte di sigle e siglette che hanno approfittato ogni giorno della visibilità offerta da un nome popolare e da un grande evento per cavalcare l'onda, mettersi in mostra, inventare palle, produrre prove false che nessuno mai verificherà perché la rete è così. Addirittura "Lega ambiente" e "Ente Nazionale Protezione Animali" recentemente sono cascate in una trappola tesa loro dai mitomani che se non fossero pericolosi farebbero anche ridere (sono emerse storie che superano sceneggiature di commedie grottesche). Hanno detto che abbiamo abbattuto alberi, sterminato colonie di uccelli, spianato dune incontaminate, costruito eliporti (eliporti!!!!!), disorientato fenicotteri, prosciugato stagni…”.

lunedì 15 luglio 2019

CONTEGNO

Profondamene azzeccato un titolo di Libero che dice: "Siamo umani ma solamente a grande distanza".
... Vale, questa osservazione, per tutte quelle e tutti quelli che sentono l'urgenza di andare in giro per il mondo a salvare gente che ha un'altra lingua, un'altra cultura, un'altra religione.

Lo fanno, questi improvvisati Messia, da perfetti ignoranti. Senza voler capire che prima bisognerebbe almeno, come si suol dire, "calcolare la spesa".
... Ovvero, prima di combinare guai bisognerebbe cercare di capire quali conseguenze hanno certe velleità.

Inoltre, prima di darsi troppe arie, bisognerebbe anche - quando si va in casa d'altri - darsi un minimo di contegno.
... Ad esempio, prima di andare incontro agli islamici, una ragazza dovrebbe mostrare un po' di umiltà. Magari tagliando i capelli o almeno coprendoli con un fazzoletto (e qui qualunque riferimento alla rastona Carola Rackete è puramente voluto).

martedì 25 giugno 2019

CASAMENTEIRO

Si sapeva che gli innamorati possono contare su San Valentino, ma ora sappiamo che c'è un santo anche per i single (e il loro protettore è nel mitico nord-est, è in Veneto, ed è Sant'Antonio!). 
... E chi l'avrebbe mai detto che il Santo di Padova si adopera per risolvere anche di queste incombenze? Chi l'avrebbe mai immaginato che invocandolo si può trovare la morosa o il moroso?

Pare che questa bizzarra superstizione sia nata in Brasile, dove - racconta un certo Padre Joao, attraverso il Corriere della Sera - le ragazze nubili "mettono la statua di Antonio a testa in giù o gli tolgono Gesù Bambino dalle braccia finché non concede loro la grazia di un marito".
... E allora adesso, ispirati da questa minchiata, anche nella basilica padovana (e invitati dal clero locale), i single si incontrano per invocare il miracolo di Sant'Antonio "casamenteiro" (Sant'Antonio che ti "accasa").

Il Corriere riporta l'allucinante testimonianza di una ragazza che ha partecipato a questa festa propiziatrice (in cui si recita la preghiera "si quaeris miracula").
... Si chiama Gaia Galante, ha 37 anni, e sorridendo ci fa capire le spinte ideali (si fa per dire), che stanno alla base di questo patetico pellegrinaggio: "Io rappresento una sfida per Sant'Antonio, sono atea e comunista. Mi ha mandato qui la mia amica Francesca, attivista del Centro sociale Pedro di Padova e compagna di Stefano, il responsabile del Centro sociale Bruno di Trento. Giuro che se trovo marito, mi converto. Ho un carattere dominante, gli uomini scappano. Mia mamma ha voglia di accendere ceri, non mi si piglia nessuno".

lunedì 17 giugno 2019

BRUFOLO TIME

🌸 Da qualche tempo, quando accendo la televisione,  mi prende immediatamente una fissa. Come stregato, cerco col telecomando qualcuno o qualcuna che mi parli di Mark Caltagirone.
... Ed è tutta colpa di questo bellimbusto se non sono ancora riuscito ad occuparmi di un'altra brava personcina che nel frattempo è diventata altrettanto famosa (sto parlando della "dottoressa schiacciabrufoli").

🌸 Ogni volta che mi si racconta di questa new entry, io mi sento superato, vecchio, antico. Mi sento un imbecille, un ignorante, un perditempo, uno sprovveduto.
 ... E cerco subito di cambiare discorso, accidenti. Per non far capire che non ho la minima idea di chi si stia parlando. E non saprei manco dire se è giovane, se è davvero laureata, se esiste davvero (o è il frutto bacato della nostra creduloneria) questa fantomatica "dottoressa schiacciabrufoli"! 

martedì 11 giugno 2019

ME TOO

Scrive il Corriere che secondo la Consulta prostituirsi è "l'esito di una sfortunata serie di circostanze (economiche, sociali, affettive) che interferisce con l'autonomia individuale".
... Per quanto mi riguarda sono assolutamente d'accordo. E da operaio metalmeccanico aggiungo che anche lavorare in fabbrica - qui cito la fatwa - "non è mai una libera scelta". Ma casomai frutto di una serie di sfortune (e talvolta anche di disgrazie).

lunedì 27 maggio 2019

IL PIFFERAIO

Fantastica, all'indomani della vittoria di Salvini, la vignetta di Altan (sul settimanale L'Espresso).
... Si vede un tipo bizzarro che suona il flauto. E c'è un topolino che lo segue incantato.

Questa sorta di pifferaio magico si lascia andare, nella vignetta, ad una confidenza. E in uno slancio di sincerità ammette (con soddisfazione), come funzionano le cose in politica.
... Infatti dice: "Peggio suono, e più quel cretino mi segue".

domenica 12 maggio 2019

CON CHI STARE

Domanda: nell'Italia che difende la "famiglia naturale" (e odia ogni occupazione abusiva), devo stare con la famiglia rom che ha ottenuto il diritto ad una casa? O devo stare con quei fascistelli che gliela vorrebbe togliere?
... Insomma, potrei mai dar ragione a quelli di Casapound, che abusando del nome di un famoso poeta hanno deciso di togliere la casa ai rom e intanto hanno la loro sede nazionale in un palazzo occupato abusivamente?

giovedì 11 aprile 2019

GRAVE, MICA SERIA

CALATO IL SIPARIO sul Congresso Mondiale delle Famiglie (che si è tenuto a Verona, tra mille polemiche), il sito Dagospia ha pubblicato nell’apposita rubrica una mia ironica lettera. In cui spiegavo la mia soddisfazione per la partecipazione a quell’odioso convegno di una dottoressa parecchio sopra le righe (e ossessionata dagli orifizi, in particolare dagli orifizi anali).
Il testo è al link indicato qui di seguito, la mia lettera è la n° 11.
Clicca qui

AD OGNI MODO, IO MI ERO RIVOLTO A LORO CON QUESTE PAROLE:
Carissimi di Dagospia, alla fine della fiera la Silvana De Mari al Congresso delle Famiglie c'è andata davvero. Hanno fatto parlare (per almeno un quarto d'ora), questa eccentrica signora che ama spiarci tutti attraverso un buco a cui è molto affezionata (sì, proprio quello, il buco del c*lo!).
Mi tranquillizza, e ne sorrido. Perché, insomma, se si sono presi perfino una così, ne deduco che quel teatrino di "sfigati" (secondo Di Maio), e di "fetenti" (secondo il Manifesto), era una cosa grave ma non seria. W l'Italia!
           Natale Pellizzer

sabato 23 marzo 2019

WANNEMARCHI DEL M5S

Mattia Feltri, su "La Stampa", ha voluto scrivere di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile, per ricordare che chi cerca di fottere il prossimo a volte finisce male.
... Poi, però, si è lanciato in un confronto crudele. In pratica con un finale d'articolo velenosissimo, che diceva:
"Pensate a come è combinata oggi Roma. Fatto? Bene, pensate ora a come sono combinati quelli che ne sono saliti al comando promettendo pozioni miracolose".

sabato 9 marzo 2019

SKIFO

Dai miei profili Facebook, Twitter, e Instagram, il mio pensierino sulla recentissima polemica tra grillini e leghisti ( i primi decisamente contrari alla Tav, diversamente dai secondi che invece la difendono) :
Questo: 
Prima o poi la Storia sbatte in faccia all'Italia ubriaca costi & benefici de 'sto skifo ke è il #governo #LegaM5s di #Salvini e #DiMaio

domenica 17 febbraio 2019

PINCOPALLINO MAI

INSTAGRAM ha cancellato un mio post. Uno dei tanti in cui parlavo della vetrina fascista che avevo visto a 15 metri dal municipio di Asolo (Asolo, in provincia di Treviso, è uno dei borghi più belli d'Italia, è la città "dei cento orizzonti").
... Venerdì 15 c.m. mi è sparita la foto e l'ampia descrizione. Ho cercato sotto il tavolo, e dappertutto. Ho frugato nelle tasche e pure nelle mutande. Ma, niente, il post era scomparso del tutto!

POI, FINALMENTE, ho avuto la soluzione del mistero direttamente dal social, attraverso la spiegazione classica ("non hai rispettato...", eccetera). Per un po' ci sono rimasto male, perché era la prima volta che mi accadeva. Ma giusto una mezz'oretta, ecco, perché poco dopo mi è subito passata, la delusione!
... Uèèèè, non mi metto mica a strillare come fanno in tanti, io! Non grido alla censura (suvvia, siamo seri, che non c'abbiamo più l'età per immaginare complotti e scie kimiche contro di noi!). E, d'altra parte, che m'importa, lo stesso post è ancora - almeno al momento in cui scrivo - visibile su Facebook. Che mi serve più di così?

SIAMO UOMINI di mondo, sappiamo bene come vanno queste cose, e capita pure a molti politici potenti di vedere un loro post cancellato con motivazioni surreali.
... E allora, volendo essere modesto (come sono sempre stato), penserò che mi hanno tagliato perché hanno deciso che sono famoso come quelle onorevoli personcine. Massì, ecchecca**o!

CHE POI, IN FONDO (molto in fondo, lo ammetto), che io sia famoso è la pura verità. Vorrà pur dire qualcosa se il quotidiano veneto "Il Gazzettino" ieri ha descritto il sottoscritto come un personaggio da romanzo che in quel di Asolo "annusa l'aria che sa di gelsomino e laguna, passeggia tra i portici, guarda gli scuri delle case, immaginando incontri e segreti".
... Mi sembra chiara la faccenda, no? Dunque, alla luce di questi lirica meravigliosa, a maggior ragione non mi sprecherò a denunciare nessun baicottaggio (non per un post cancellato, almeno!). E non griderò al regime (come fanno gli imbecilli, gli "webbeti"!).

IN UN MODO o nell'altro so come dire la mia. E sono anche bravino. Poi, se mi rendo conto che mi si può descrivere in modo tanto poetico, ne deduco che - indipendentemente dagli algoritmi di Instagram - anche se non sono (non ancora) una celebrità, resta chiara, limpida, lapalissiana, evidente e pacifica una cosetta.
... Questa: che non sono un pincopallino da tastiera, io. Quello proprio no.

lunedì 28 gennaio 2019

MEMORIA DAY

IERI, 27 GENNAIO 2019, ANCHE AD ASOLO (TREVISO), ERA LA GIORNATA DELLA MEMORIA.
Mi sono alzato prestissimo, ieri mattina, per andare a far colazione in quello che è considerato uno dei più bei borghi d'Italia, la "città dei 100 orizzonti".
Ebbene, arrivato in piazza D'Annunzio, e prima ancora del cappuccino con brioche, mi sono fermato a guardare il muro su cui - ancora oggi - si intravvede l'effigie del Duce. A lungo mi sono chiesto se è lo scarabocchio di qualche vecchio rintronato e rancoroso (uno di quelli con la bava alla bocca che grida "ritorneremo!"). Oppure se è lo sfogo ormonale di qualche giovinastro con la testa rasata e tatuata, che parla a vanvera (uno di quei malati mentali che durante il ventennio venivano rinchiusi in manicomio, e che in democrazia abbiamo il dovere di provare a recuperare).
... No, niente di tutto questo. Recentemente chi abita vicino a quel muro mi ha assicurato che il disegno su quel muro risale all'epoca fascista. E dunque è giusto che resti lì. Perché anche questo può aiutare la MEMORIA.

SUBITO DOPO QUESTA BREVE SOSTA, mi sono spostato poco più in là, a controllare una bizzarra vetrina che è a 15 metri dal Municipio. Ebbene, lì, accanto al patriottico tricolore (ottima scelta!), c'è ancora in bella mostra un albero di Natale. Che alle 8,00, quando sono passato, era ancora intatto e con tutte le sue lucine accese (quando si dice l'attaccamento alla Sacra Tradizione!).
... Fin qui nulla di strano, o quasi, ecco. Poi però ci sarebbero anche alcune bottiglie con la foto di Mussolini, pittoreschi slogan attribuiti a nonno Benito (chissà se realmente pronunciati da lui), e altra paccottiglia fascisteggiante che non si capisce cosa c'entri coi prodotti pubblicizzati (tra le altre mercanzie in vendita: un bidone delle immondizie e un portacenere da esterni).

NON SO QUALE possa essere il messaggio subliminale che il vetrinista, da tempo, vuole lanciare. Preferisco immaginare che si voglia suggerire di buttare nel bidone dell'immondizia (e nella cenere), certa anacronistica nostalgia per il regime mussoliniano. Ovvero, per una dittatura che, sia chiaro, non ha commesso "errori" (come si suol dire), bensì ODIOSI CRIMINI VERSO L'UMANITA' (lo ripeto per i finti tonti: CRIMINI, CRIMINI, CRIMINI).
... Se davvero fosse stato questo l'intento, allora l'idea va apprezzata. In fondo, anche queste gesta dadaiste possono aiutare il dibattito. E soprattutto, come sopra, LA MEMORIA.

DEV'ESSERE PROPRIO COSI'. E comunque, sarò ingenuo, ma mi piace pensare che il creativo in questione, con quelle cianfrusaglie, voglia ricordare a tutti che un tempo l'Italia era governata da un ridicolo tiranno. Da un megalomane pazzoide e vigliacco che magari faceva arrivare in orario i treni (quelli che erano diretti ad Auschwitz).
... Ad Auschwitz, dove venivano scaricate vagonate di italiani (famiglie intere, bambini compresi). Nostri connazionali, tutti costoro, che erano stati arrestati per confiscare i loro beni, e che poi venivano consegnati ai nazisti, che li facevano finire nei forni.

            Natale Pellizzer