lunedì 6 gennaio 2020

MA LA GUERRA ANCORA NO

Quante previsioni degli astrologi si sono rivelate delle autentiche minchiate?
A questa domanda ha risposto anche quest'anno il Cicap. Che nel suo sito ha scritto fra l'altro: "Una curiosità per quest’anno è il numero insolitamente alto, tra quelle che abbiamo raccolto, di previsioni catastrofiche. Che sia un effetto di un’atmosfera generale di pessimismo nel mondo, che sia un caso fortuito sembra che per quest’anno sia venuta meno, almeno un po’, la regola secondo la quale le previsioni sono molto più spesso positive che negative".

E a questo punto il Cicap riporta le visioni dell’americano David Montaigne, che prevedeva le peggiori disgrazie intorno alla fine dell’anno: “Il 21 dicembre del 2019, […] vivranno il primo giorno dell’inversione dei poli, quando l’intera superficie del pianeta andrà fuori posizione e si sposterà su strati più fluidi al di sotto della crosta. Nei giorni seguenti, questo causerà terremoti, maremoti e attività vulcanica, che distruggeranno quasi completamente ciò che rimane della nostra civiltà. […] Credo che vivremo un’altra inversione dei poli nella settimana dopo il 21 dicembre 2019, che peggiorerà ogni giorno fino a quando i disastri naturali giungeranno al culmine il 28 dicembre, il Giorno del Giudizio”.

E a questo punto il Cicap osserva con ironia: "Se state leggendo queste righe ormai sapete che siamo sopravvissuti (e non c’è stata, peraltro, alcuna inversione dei poli), ma secondo i soliti esegeti di Nostradamus, nel 2019 sarebbe dovuta anche scoppiare la terza guerra mondiale, già prevista diverse altre volte ma, almeno per ora, rimandata".