lunedì 2 gennaio 2012

FEDE & PAPPAGALLI

Don Verzé incantava i polli, i cantanti, e pure i professori (Massimo Cacciari in primis). Don Verzé aveva capito di essere immortale (grazie allo studio della Bibbia, e attraverso i suoi colloqui con Dio). Don Verzé voleva farci arrivare fino a 120 anni (Berlusconi fino a 150, affinché potesse mettere a posto l’Italia “un po’ per volta”). Don Verzé si era fatto la voliera con i pappagalli, e pure l’aereo (con cui andava in Brasile, dove qualche suo collaboratore dicono cercasse le “ragazzine”). 


Don Verzé era circondato da professionisti di prim’ordine (come no: ad esempio la Minetti, che poi abbiamo rivisto ai bunga-bunga presidenziali!). Don Verzé è morto di dolore proprio quando la sua opera andava all’asta (in effetti è molto strano: perché proprio quel giorno e non quando hanno pubblicato le sue intercettazioni? O quando si è suicidato il suo vice? O quando è stato costretto a dimettersi? O addirittura quando era stato attaccato per aver offerto una cattedra alla neo-laureata Barbara Berlusconi? O in qualunque altro giorno in cui, da mesi, stava sulla graticola?).

Don Verzé era un semplice prete, eppure si paragonava a Cristo. E nonostante tutto quel che si è saputo (e quel che si poteva immaginare), ancora oggi il filosofo Cacciari sostiene che questo imbonitore “era appassionato di cultura e di ricerca”!
… Forse tutto questo è la prova che i professori dovrebbero tornare a scuola (vale anche per l’eccellentissimo Ernesto Galli Della Loggia, sia chiaro). E forse tutti questi signori dovrebbero rileggersi i vaneggiamenti dell’immortal sacerdote. Magari l’intervista in cui lui aveva rivelato che due monsignori, in caso di fallimento del San Raffaele, gli avevano consigliato il suicidio.    




Dall’intervista di Claudio Sabelli Fioretti a don Luigi Verzé 
(pubblicata su "La Stampa")  

Ho letto che in curia la consideravano "un maneggione e un affarista col pallino dell'albergatore".
Una volta mi chiamarono a Roma, per sottopormi a un giudizio. Erano due monsignori di un "sacro dicastero" […]. Sono salito tremante per quelle scale. Mi hanno fatto un esame di due ore ... Alla fine mi dissero: non si faccia intimorire dal cardinale Montini. Deve solo temere che la sua opera faccia fallimento. Io dissi: "E se fallisco?" Uno dei due mi disse: "Se fallisce, un giorno prima si butti dalla finestra del quarto piano". L'altro disse: "Meglio che si compri subito una pistola e prima di fallire si spari". Santa Madre Chiesa! Sacro Dicastero!
 Lei ha detto una volta: "Sento che non morirò". Cosa voleva intendere?
Io sento che non morirò, ma ho una preoccupazione: che cosa farò quando sarò nell'eternità? Ho il terrore di stufarmi. 
  Lei vuole fare arrivare l'uomo a 120 anni.
Matusalemme quanti anni ha vissuto?
 Crede veramente che Matusalemme sia vissuto 969 anni?
Poi le generazioni si sono stabilizzate sui 120 anni di media. Noi possiamo tornare a questa media. La scienza ci aiuterà.
 Ma non è vero che vivevano 120 anni!
Io credo a quello che è scritto. E' ispirazione di Dio.
 Parliamo dei 120 anni.
E' scientificamente provato che si può arrivare a un'età media di 120 anni. Siamo arrivati alla mappatura del genoma. Io leggo il suo genoma anche quando è bambino. Sono 30 mila geni e se vedo una mutazione di geni, allora vado a cercare il perché" […].  Silvio Berlusconi mi ha chiesto di farlo campare fino a 150 anni. Lui pensa che arrivando a 150 anni metterà a posto l'Italia.
 Ma se non ce l'ha fatta finora...
Un po' per volta.
 Fermo restando che lei non muore prima dei 150 anni, come vuole morire?
Ho un patto con Gesù. Non l'ho mai detto a nessuno.
 Ottima occasione per dirlo a me.
Una volta ho detto al Signore: "Basta Signore, sono troppo vecchio". Cinque anni fa.
 E lui?
Mi ha detto: "Comportati come uno che ha vent'anni. Il tempo è mio". Lei che cosa avrebbe risposto?
 Non ho queste conversazioni.
Io ho risposto: va bene.