domenica 2 novembre 2025

Col me-too a Pasolini andava peggio

Dopo 50 anni sarebbe ora di finirla con la retorica su Pasolini. Il suo cadavere, già smembrato, è stato cannibalizzato da iene di ogni clan. Era figlio del suo tempo. Un profeta? Beh, anche dell’attuale complottismo (col suo “so tutto ma non ho le prove”)! E con la sua critica ai media fu profeta dell’antimodernismo dei novax, dei terrapiattisti, di quelli che “nessuno è stato sulla luna” e che “è tutta colpa dell’occidente” (intanto arrivano le lobby della sharia)!
Pasolini criticava la modernità, tipico delle elite che si ruffianano il popolo abbracciando la cameriera di colore. Ma la modernità dei media gli ha fatto comodo. Bei vestiti, belle macchine, bei regali ai borgatari servizievoli. Tutto molto umano, ma basta farne un santino!
Oggi Pasolini verrebbe fatto a fettine dal “me-too intersezionale", dalle femministe indagate anche in questi giorni. Lo accuserebbero di essere “maschio, ricco, bianco, cisgender, cattocomunista, corruttore di ragazzini (già condannato), sfruttatore di disagiati, difensore degli sbirri e del patriarcato che produce il fantasma del femminicidio”.
… E chissà cosa direbbe Pasolini di questa parola che più sessista non si può. Parola che umilia le donne uccise (come lui), marchiandole in base ai loro organi sessuali

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