Il sito 'Dagospia' ha pubblicato (nell'apposita rubrica
lettere), il mio pensiero e il mio fastidio per la 16enne francese che in
quanto lesbica si è permessa di disprezzare pubblicamente il Corano. Ora la
mocciosa è minacciata di morte (e questo anche fa schifo), ma ho voluto
sottolineare che in un Paese cattolico bisognerebbe prima di tutto controllare
certi orrendi passi della Bibbia.
D'altra parte, Mila (lei si chiama così) probabilmente farebbe danni perfino a
commentare le favole per bambini. Visto che quelle sono popolate da streghe,
orchi, bambini abbandonati nel bosco, bambine mangiate dal lupo.
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Alla Redazione di Dagospia
Suggerirei a Mila (la lesbica 16enne in Francia minacciata di morte per aver
diffamato il Corano), di non frequentare gente fanatica. Forse certi
cialtroni (religiosi o atei che siano), le hanno spiegato che il presunto
“testo sacro” odia gli "homosexuels". Ora, a parte il fatto che quel
libro - antico nella forma come nella sostanza - non è stato scritto in francese,
resta il fatto che se si passa dalle (discutibili) traduzioni alle (molteplici)
interpretazioni, il gioco si fa ancora più complesso. E se ci fidassimo di chi
cita senza criterio, noi cattolici per primi dovremmo bruciare la Bibbia. Visto
che nel primo libro di Samuele (cap.15), leggiamo che un Dio capriccioso ha
ordinato di sterminare “uomini e donne, fanciulli e lattanti, buoi e pecore,
cammelli ed asini”. Altro che i talebani!
Natale Pellizzer