IL QUOTIDIANO VENETO “Il Gazzettino” ha pubblicato la lettera in cui ho spiegato che i migranti sono una pacchia soprattutto per chi dice di volerli cacciare.
... Ovvero: per i politici “della ruspa” (ad esempio Salvini, cresciuto grazie alla cricca di Bossi & Friends). E poi per tutti quegli italiani invasati e spiritati che – nelle fiaccolate e nei talk-show - sbraitano e fanno i bulletti sperando di essere inquadrati dalla telecamera.
CONSEGUENTEMENTE, ho fatto notare come a questo teatrino partecipino anche tanti pacifisti (veri e presunti), del volontariato. Che attualmente possono essere individuati e scovati nelle Ong che non vogliono firmare il cosiddetto “codice Minniti” (gente che fin qui, ha creduto di poter passare a noi la “patata bollente” - cioè i migranti - atteggiandosi addirittura ad eroi, ma lasciando a noi il compito di gestire il fenomeno).
IL TESTO DELLA LETTERA, col titolo indicato qui sotto, è questo:
“IL GIOCO DELLE PARTI, IMMIGRATI AD USO E CONSUMO”
Gentile Redazione del “Gazzettino”, gli immigrati tutti sono una manna per certa Italia “da operetta”. Perché consentono quel pirandelliano “gioco delle parti” su cui costruire splendide carriere e sporchi affari. Ci sguazzano per primi i politici ruspanti (nel senso della ruspa). E subito dopo la sinistra radical chic (e choc) capace solo - per principio, per pigrizia, per far scena – di contrapporsi ai primi. Trovano uno scopo, dunque, tanti esaltati pacifisti (e/o paci-finti), che si infiltrano nel variegato e confusionario mondo del volontariato. E infine c’è il popolo delle fiaccolate (in favore di telecamera).
Ogni affermazione, sugli immigrati, diventa ormai insulsa. Perché il fenomeno è biblico e non lo si semplifica con slogan allarmistici o con soluzioni buoniste. Tanto per cominciare: le Ong che non firmano il codice Minniti si vantano di salvare tante vite? Per favore, questi improvvisati eroi ci scaricano qui di tutto e di più.
Natale Pellizzer
Sono un profugo di Splinder. Quando mi hanno annunciato lo sfratto da quella piattaforma, lo ammetto, sono andato in paranoia (perché non sapevo dove mettere in salvo la mia mercanzia). Se non do fastidio, avrei pensato di parcheggiare qua un po' della mia roba. Inoltre, sempre se c'è spazio, avrei anche dell'altro: alcune cosette che ho trovato strada facendo, mentre ero alla ricerca di un nuovo riparo, e naturalmente anche tutte le cianfrusaglie che domani mi venisse in mente di raccogliere
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