I leghisti tipo Luca Zaia (governatore del Veneto), e Matteo Salvini (segretario federale del Carroccio), hanno risposto come hanno potuto ai meritati rimproveri dei vescovi (il segretario della Cei Nunzio Galantino li aveva definiti "Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse!").
D'altra parte, anche se la Lega va forte nei sondaggi (ma solo perché parla alla pancia della ‘ggente), non riuscirà mai a conciliare le strombazzate “radici cristiane” (che peraltro difende solo a parole), con l’egoismo e la cattiveria che trasuda quotidianamente nei suoi proclami.
Del resto, Zaia si oppone agli Ogm (che invece Papa Bergoglio non demonizza affatto), per la stessa ragione per cui difende il crocefisso. Ovvero: perché deve apparire difensore del rassicurante “piccolo mondo antico” (che piace tanto agli elettori meno riflessivi e più rancorosi).
Funziona così, purtroppo, in una certa Italia che si proclama cattolica anche se non apre mai il Vangelo (e invece preferisce leggere gli oroscopi, e credere alle Wannemarchi urlanti). Per non parlare dei tanti ignoranti per professione, tipo quell'Adriano Celentano che prima difende il pericoloso metodo Stamina (del ciarlatano Davide Vannoni) e poi strizza l’occhio a Salvini.
... Proprio a proposito di Zaia, Salvini, e Celentano: tempo fa il sito di Roberto D’Agostino (Dagospia) ha pubblicato una lettera (che ripropongo qui sotto), in cui ho ricordato appunto tutte queste penose contraddizioni
«Cara Dagospia, nel mio Veneto ha stravinto il leghista “dal volto umano” Luca Zaia. Lui, più garbato ma anche più bigotto di Salvini (difende crocefissi, presepi, e referendum indipendentisti, si batte contro Ogm e pillole abortive…), viene da quel partito impresentabile che fino a ieri, qui da noi, inneggiava al “leòn che magna el teròn” (il leone che mangia il terrone). E che invece, oggi, cerca di ruffianarsi il Sud (per meglio fotterlo nuovamente). Peraltro: oggi come ieri tutti costoro insistono a stringere patti con la “Roma ladrona” di Berluska (che assumeva Mangano, salvava il culetto a Ruby Mubarak, ecc.).
Morale: la Polentonia (non solo il Veneto rancoroso, credulone, e superstizioso), ha dimenticato velocemente i diamanti africani, le lauree in Albania, e tutto il resto. Per sognare il ritorno alla Lira (del “piccolo mondo antico”), e per infierire sui Rom (sfruttati da mafia capitale prima, e dalla propaganda del Carroccio dopo). E se perfino il cattolico Adriano Celentano ha dichiarato di “pensare a Salvini” (dopo aver tifato per quell’altro buffone di Grillo, e dopo aver difeso il metodo Stamina del ciarlatano Vannoni), deduco che l’Italia confusa e felice se la merita proprio, ‘sta Lega!»
Sono un profugo di Splinder. Quando mi hanno annunciato lo sfratto da quella piattaforma, lo ammetto, sono andato in paranoia (perché non sapevo dove mettere in salvo la mia mercanzia). Se non do fastidio, avrei pensato di parcheggiare qua un po' della mia roba. Inoltre, sempre se c'è spazio, avrei anche dell'altro: alcune cosette che ho trovato strada facendo, mentre ero alla ricerca di un nuovo riparo, e naturalmente anche tutte le cianfrusaglie che domani mi venisse in mente di raccogliere
mercoledì 12 agosto 2015
IL LEONE CHE MANGIA IL VANGELO
Etichette:
anticlericalismo,
ateismo,
attualità,
Chiesa Cattolica,
Dagospia,
laicismo,
Lega Nord,
Luca Zaia,
news,
Nord-Est,
varie
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
Tutti noi italiani ci meritiamo quelli che ci governano, perchè sono parte di noi, con gli stessi vizi e virtù (più vizi che virtù).
Quando andiamo a votare (meglio, quei pochi che vanno a votare),non sono capaci di ricordare le malefatte di chi ha governato prima (senza essere punito), e immancabilmente ci lasciamo turlupinare dalle gonfie parole di propaganda.
Siamo dei somari che vogliono essere governati con bastone e carota, e la storia si ripete ciclicamente con buona pace dei furbi.
Ecco, non so come vota (se vota), chi ha commentato qui sopra. Ma in Italia abbiamo bisogno - considerando quante volte straparliamo - di chi dice "Siamo dei somari". Il Paese comincerà a migliorare quando capirà che i politici (gli eletti), per quanto sporchi e magari criminali siano, sono meno colpevoli di chi li ha votati (gli elettori che sono in fondo "i mandanti"). Rubare non è meno grave che tenere il sacco. Anzi: chi tiene il sacco forse è più ipocrita ancora, perché spera di cavarsela dicendo che lui è rimasto fermo. L'altro, almeno, ha accettato il rischio, mettendoci la faccia.
Riconosco a Natale Pellizzer la genuinità del suo intervento che, a mio modo di vedere, sembra di voler un poco (troppo) giustificare l' andazzo degli italici parlamentari.
Così giustifichiamo il mondo di corruzione che esiste.
Io sono contrario, poichè oggi chi si candida a incarichi istituzionali lo fa perchè ha già calcolato il rischio di cavarsela con l' immunità parlamentare alla faccia dei gonzi ed in barba alla frase mestamente famosa esposta nei tribunali che afferma:"LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI".
Se fosse così non ci dovrebbe essere differenza alcuna tra l'ultimo dei cittadini e il presidente della repubblica.
E poi non vedi che i nostri parlamentari inseguiti dai giornalisti si defilano come dei rubagalline.
Essendo uomini pubblici dovrebbero esporsi da se alle domande dei giornalisti.
Mi fermo qua poichè la cosa mi trascinerebbe in discussioni molto lunghe.
Con ossequio "avere per dare".
Certo, il discorso è lungo. Proprio per questo non sopporto i qualunquisti che - mentre colpevolizzano i politici (che comunque non sono tutti uguali), pretenderebbero anche di assolvere gli elettori (che sono i "mandanti").
... Dunque "avere per dare" è il tuo biglietto da visita? Curiosa questa scelta. Capirò, prima o poi, anche il significato. E grazie per il passaggio qui.
dove hai vissuto fino ad oggi.? SEI L'UNIFICAZIONE DELLE TRE SCIMMIE. NON VEDI NON SENTI NON PARLI.?
I CRISTIANI CON I LORO GOVERNI SEMPRE IN EUROPA A SCANNARSI FRA DI LORO . TRALASCIANO IL RESTO DEL MONDO SAREBBE TROPPO LUNGO SOSTITUIRMI A CHI TI PUò INSEGNARE .
Vedo abbastanza bene, sento quanto basta, e parlo con sufficiente proprietà. Democraticamente. Naturalmente ho le mie idee, ma questo è un altro discorso. Bisogna farsene una ragione.
Posta un commento