venerdì 9 dicembre 2011

BUONA LA PRIMA

L'italia post-berlusconiana non smette mai di sorprenderci. Sono state poche (e soprattutto sobrie), perfino le tradizionali contestazioni che si verificano ogni anno in occasione della prima della Scala. Peraltro, tutto, anche all'interno del Teatro, è stato fantastico: ma senza inutili smancerie, senza inutili veline, e una sola nota mondana: il lato "b" di Valeria Marini.
... E in quanto all'opera presentata: quel Peter Mattei (nei panni del Don Giovanni di Mozart), è stato semplicemente grandioso.

Già, ha conquistato tutti, e dunque applausi e ancora applausi, ci mancherebbe.
... Però, in certi momenti (e soprattutto quando teneva la mascherina sugli occhi), poteva mettere un certo disagio. Il fatto è che con quella giacca sgargiante, con quel vocione grosso, e con quelle spalle, ricordava tanto il Crozza quando imita la Merkel (a proposito: applausi anche a Crozza, e pure a quella "culona inchia**bile" della Merkel, per aver sfanculato il Berluska).

3 commenti:

guglielmo maria kley ha detto...

ciao.

Se devi importare su logga ad esempio:
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se trovi nel trasferimento errori vari, aggiorna premendo f5, se hai molti post, importane 6mesi, o un anno alla volta...( segnati le date)

A presto.
Lo staff
Gu

Anonimo ha detto...

I radical chic di sinistra non mancano mai all'elegante appuntamento, con i loro smoking e le signore ingioiellate.

Nel frattempo i pensionati e le famiglie italiane piangono.

Natale Pellizzer ha detto...

Faccio fatica, oggi, a provare fastidio per uno smoking o per un gioiello (di un radical-chic o di chiunque altro). Per il semplice motivo che siamo appena usciti da un incubo: fino a ieri avevamo un parlamento che certificava la balla di Berluska. Ovvero che lui credeva veramente che Ruby fosse la nipote di Mubarak.
... Oggi, almeno, abbiamo un premier che sa stare a tavola. E che non si sogna di dire che i ristoranti sono pieni. Mi sembra un sogno, nonostante il disastro che (probabilmente), ci attende. Per la serie che l'onore viene prima dei soldi (l'onore, un valore che alberga anche a sinistra, sebbene viene nominato solo da una certa destra che mi fa paura).