martedì 26 novembre 2024

La balla dell'omofobia

Prima del (presunto) conflitto di interessi Francesco Spano aveva in tasca – a sua insaputa - la tessera dell’Anddos (una rete di circoli LGBT dove tra sling, glory holes, e darkroom, c’era anche chi faceva il pericoloso sesso bareback e perfino sesso a pagamento). E quando era a capo dell’Unar non si era reso conto che stava per assegnare 55mila euro proprio a quei locali (dove non facevano attività sportiva o culturale, ma qualche rara iniziativa che – disse un iscritto intervistato – era “tutta una finta per raggirare la legge”). Fu una fortuna per Spano se quelli del programma televisivo le Iene lo avvertirono che si stava cacciando in grossi guai, ma invece di ringraziarli li ha denunciati. E quest’anno, infine, il giudice ha stabilito che quei giornalisti hanno in sostanza raccontato solo cose vere.
... Mi chiedo pertanto se lui ci fa o ci è, e penso che in entrambi i casi non era adatto a certi ruoli di prestigio. Aggiungo che gridando all’omofobia ha alimentato solo certi odiosi stereotipi (sul mondo arcobaleno incline al piagnucoloso vittimismo).

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